14 ottobre 1975
AMORE E VERITA' MI SPINGONO
Scrivi, figlio mio, quanto sto per dirti.
Io Gesù, Verbo di Dio, Dio, nulla faccio e nulla dico, se non mosso dall'amore. Io nutro un infinito amore per i miei sacerdoti e con maggior ragione per coloro che da Me, del mio sacerdozio hanno avuto la pienezza.
Ma l'amore non può impedirmi di dire la verità, perchè amore sono, e verità sono.
Amore e verità mi sospingono a parlare, affinchè si conosca l'infinita amarezza che l'ora presente, così grave e gonfia di oscure nubi che avvolgono tutta la mia Chiesa, procura al mio Cuore misericordioso.
Mi sono rivolto ai sacerdoti; ora è giunto il momento di rivolgermi con riverenza, ma anche con chiarezza e ferrnezza, ai Successori dei miei Apostoli.
Fra i Vescovi della mia Chiesa, ve ne sono veramente di buoni e di santi per i quali nutro amore e benevolenza. Altri invece hanno estremo bisogno di rivedere e riesaminare (perchè grande è la loro responsabilità) la loro pastorale.
Urge che lo facciano presto e seriamente con grande umiltà, alla luce del mio Vangelo, alla luce (p.138) della luminosa strada da Me tracciata per tutti gli uomini, ma primi fra tutti per coloro che degli uomini dovevano essere Maestri, Pastori e Guide sicure.
La mia strada sulla terra ebbe inizio nel seno della Madre mia e Madre vostra, allorchè Ella prorunciò il suo a " fiat ". Il suo inizio fu ed è mistero di infinita bontà: un Dio che si fa Carne.
La mia comparsa nel mondo è segnata da una povertà estrema. In una grotta adibita a stalla, redda e umida, nella più assoluta povertà, ebbe inizio il mio cammino sulla terra e la povertà fu la compagna di tutta la mia vita umana. Lavoro preghiera, obbedienza -usque ad mortem- furono il percorso della mia strada.
Io sono la Via per tutti gli uomini di tutti i tempi, non posso mutare. Non posso mutare, anche se mutano le condizioni, gli usi e i costumi dei popoli.
Il dovere di Precedere
I Vescovi per primi hanno il grandissimo dovere di precedere su questa strada i loro sacerdoti e i loro cristiani, se vogliono dagli stessi essere seguiti.
Per questo voglio che il presente messaggio giunga a tutti i vescovi, perchè tra essi non mancano coloro che hanno urgente necessità di riesaminare con umiltà e riformare senza indugi la loro pastorale. (p.139)
Figlio, è sufficiente un contronto tra la mia vita sulla terra (con gli esempi che hanno segnato tutto il mio percorso terrestre) e il loro tenore di vita. Con chiarezza si vedrà quanto sia necessario, anche per non pochi vescovi, dar mano alla scure e colpire inesorabilmente con fermezza e coraggio.
Non è un mistero quello di vescovi contestatari, perfino di porporati ribelli alle direttive del mio Vicario sulla terra.
Non hanno valutato lo scandalo dato e il male compiuto. Altro è discutere con la dovuta riservatezza, altra cosa è una pubblica presa di posizione contro il mio Vicario, che ha tutto il sapore della aperta disobbedienza.
Da che cosa è stato ispirato l'agire di questi Vescovi ? Non certo dal mio esempio. Io, Dio, ho obbedito a creature umane, e al Padre mio celeste, fino alla morte. Ma loro...
Figlio mio, non mancano vescovi più o meno responsabili della crisi che travaglia la Chiesa, per la loro inspiegabile ed ingiustificabile debolezza. La loro debolezza non ha valso ad arrestare le evasioni di migliaia e migliaia dì consacrati.
La bontà e la paternità non vanno confuse con la debolezza che è causa, in parte, del rilassamento che si riscontra in tanti sacerdoti.
La bontà, la paternità e l'amore non vanno confusi con la licenza, causa di tanti mali e scandali (p.140) di cui si rendono complici, anche se involontari, non pochi pastori di anime.
Può un vescovo tollerare che nel suo seminario vi siano eretici, sì eretici, a cui si lascia il compito più delicato, quello di forgiare le anime dei sacerdoti di domani ?
Non sanno i Vescovi che la verità è amore, e lo sono Verità e Amore, mentre l'eresia e l'errore vengono da ben altra fonte?
Umiltà e povertà
Figlio, dillo pure anche ai vescovi che ho chiesto a loro di seguirmi sulla via della croce, ricorda loro che la mia strada Io l'ho iniziata sulla terra con infinita Umiltà e Povertà.
Ero sulla terra il Povero fra i poveri. Si può dire questo di non pochi vescovi ?
Un altro grande pericolo per i vescovi è la presunzione. Neppure al mio Vicario è stata donata l'impeccabilità.
Al mio Vicario è stata donata l'infallibilità, come maestro delle genti, in quanto depositario della mia dottrina. Ma i singoli vescovi non sono infallibili, solo in unione con il mio Vicario usufruiscono e partecipano al dono di Lui. Questo l'hanno dimenticato alcuni vescovi, e perfino qualche porporato, che dànno grande sofferenza al mio Corpo Mistico.
La mia strada è segnata dalla sofferenza.(p.141)
Quella croce che portano sul petto, se prima di portarla sul petto non la portano sulle spalle diventa una ipocrisia.
La mia strada, ho detto, l'ho segnata con la povertà. Con che coraggio può un vescovo dormire tranquillamente nella sua residenza comoda, qualche volta lussuosa, sapendo che fra i suoi sacerdoti qualcuno manca dell'indispensabile ?
Figlio, se si vedessero tutte le ingiustizie ! Quante ferite nel mio Corpo Mistico !
Nel contesto del presente messaggio (che mieterà reazioni non indifferenti e che sarà rigettato da quelli che non hanno avuto il coraggio di un umile raffronto con la mia strada, semplice e luminosa) Io ho detto, e lo confermo, che nella mia Chiesa vi sono buoni e santi vescovi ai quali va tutta la benevolenza e l'amore del mio Cuore misericordioso.
Ma questo non basta ! Io, i successori dei miei Apostoli li voglio tutti buoni, anzi tutti santi di una santità forte, eroica, generosa e coraggiosa. Se così non è, come fanno a difendere il loro gregge dai lupi rapaci ?
Il vescovo è un portabandiera: tutti deve precedere.
Come potrei tacere la gravissima omissione da parte di molti pastori in merito a questo terribile problema ?
A nessuno infatti può sfuggire, neppure ai semplici (p.142) cristiani, tanto meno al sacerdote e con maggior ragione ai vescovi, la spaventosa devastazione operata da Satana e da tutte le potenze del Male per intrappolare e contagiare, infestare e dominare le anime dei redenti.
Satana, incarnandosi nel materialismo omicida, non solo ha offuscato la fede, ma l'ha soffocata e distrutta in centinaia di milioni di anime, nel mondo cristiano e non cristiano.
Ora si sappia da tutti che per vincere questa battaglia non valgono le iniziative di carattere esteriore, ma quelle da Me indicate con le parole e con l'esempio.
La lotta contro Satana
A questo punto, figlio mio, ripeto per i vescovi quello che ti ho detto per i sacerdoti: che sciupìo di tempi e di mezzi, riunioni, incontri e discussioni che, in molti casi, si sono tramutati in mezzi di scontri e di divisioni !
Ci si riunisce molte volte per mangiare e per discutere, poche volte per pregare. Satana e le potenze del male si combattono e si vincono con la preghiera, con la penitenza.
Ecco i richiami della Madre mia ! Reiterati richiami, caduti nel vuoto per una eccessiva, esasperata prudenza, che degenerò in grave imprudenza.
Con maggior attenzione e sollecitudine, e con minori (p.143) pregiudizi e timoriandavano affrontati questi interventi miei e della Madre mia.
Ritorno alla grave omissione imputabile ai vescovi e, con loro, a moltissimi sacerdoti, di non aver preso misure atte, organizzate con fede e sapienza, per arginare e anche annullare le forze del Male.
Non si è affrontato un problema centrale, fondamentale, la lotta contro le forze del Male. In altre parole: Satana, con le sue legioni, ha avuto buon gioco, perchè si è trovato dinnanzi un avversario spiritualmente disarmato.
Non sono molti quelli che fanno penitenza, quelli che pregano come si deve pregare.
Mortificazione interiore ed esteriore, penitenza... ma chi oggi addestra i soldati, i cresimati miei alla lotta ?
Se non si ha neppure il coraggio di dire che il Nemico esiste, che il Nemico è la più tremenda realtà, che il Nemico va combattuto con determinate armi, per esempio il Rosario?... Il Rosario, oggi così preso di mira, è un'arma formidabile.
Gravissima omissione da parte dei vescovi e dei sacerdoti il non avere provveduto tempestivamente a sostituire con nuove forme, ma altrettanto efficaci, le confraternite del SS. Sacramento, del Rosario, le Pie Unioni e altre istituzioni valide nei ternpi passati, a delimitare l'azione demolitrice di Satana nelle anime. (p.143)
Che si aspetta ancora a colmare questa gravissima lacuna, con Gruppi di preghiera e con altre iniziative che non mancherò di suggerire, se richiesto, per esempio gli "Amici dello SS. Sacramento "?
Satana lo si combatte solo con le armi da Me usate e trasmesse ai miei Apostoli.
Aggioirnamento spirituale
Quale comandante di stato maggiore nei suoi piani di difesa e offesa non vi inserisce quello di un permanente aggiornamento delle armi ?
Nella mia Chiesa, questo non è avvenuto Io parlo qui di armi spirituali.
Non vi è tempo da perdere. Urge provvedere, formare, incoraggiare in ogni parrocchia Gruppi di preghiera.
Non si perdano i pastori di anime in discussioni e consultazioni inutili. Chiamino attorno a sè i loro sacerdoti e con loro si prendano adeguati provvedimenti.
Ripeto che ciò è urgente fare. Lo ripeto, checchè ne pensino coloro che, accecati dalla loro insipienza, non credono più alla giustizia di Dio.
Ti benedico, figlio. Non preoccuparti: getta il tuo seme e offri la tua sofferenza, perchè almeno in parte abbia a cadere su terreno fertile. (p.145)