21 gennaio 1976

SANTAMENTE FIERI

 

 - Scrivi:

" Il mondo non è Dio, per questo non è nella Luce. Oscurità profonda lo avvolge.

I figli della Luce (che non sono del mondo, ma del Regno mio) non possono parlare, e non debbono giudicare come quelli del mondo.

Il papà e la mamma di R. (1) sono giudicati dal mondo infelici e sfortunati, ma dai figli della Luce, no!

I figli della Luce possono intuire che R. è un dono, un grande dono.

Chi veramente vive di fede capisce quale inestimabile missione è stata affidata a R., amico prediletto del mio Cuore Misericordioso, figlio amato ed ammirato dalla Madre mia, oggetto delle compiacenze divine, R. irradia potenza e grazia nella vita interiore del mio Corpo Mistico, e tanto più oscura è la sua missione sulla terra, tanto più grande e sfolgorante di gloria la sua vita in Cielo.

Stoltezza è nel cuore di chi non vede nella luce di Dio, e sapienza è nel cuore di chi vede. (p. 147)

(1) ragazzo gravemente handicappato nel fisico e dotato di doni soprannaturali 

 

Riconoscenza a Dio

Figlio, debbono allora ritenersi fortunati i genitori di R.?

Sì, ne debbono essere santamente fieri!

Non deplorazione, non rimpianti, non lamenti ma gratitudine e riconoscenza si deve a Dio che su R., e di riflesso sui suoi genitori e familiari, posa il suo sguardo.

La benedizione mia e della Madre è sopra di voi e sopra di voi rimanga. (p. 148)