27 dicembre 1975

LA NOSTRA GRANDEZZA

 

" Figlio mio, so che voi desiderate un messaggio dalla X. Essa molto Mi ha amato, per questo ha sofferto molto.

Misura del suo amore è stata la sua grande sofferenza.

Nel Regno della luce e dell'amore, ove beata si trova, vi segue e, come madre amorosa, per voi prega ed intercede".

" Figli miei, la morte non ha stroncato i nostri rapporti spirituali ed il reciproco e santo amore; anzi la morte è servita a renderli più stretti, a rendere più intenso e più operante il nostro amore.

Don O., dici il vero quando affermi che non sono stata estranea agli avvenimenti della tua vita in questi ultimi anni, come lo sono tuttora, come non sono estranea alla vita e alle cose del mio R. e della sorella M.

Molto ho fatto per voi; molto mi rimane da fare.

Ma, figlioli, voi che siete Sacerdoti, non perdete (p. 106) mai di vista, la vostra grandezza, la dignità sacerdotale! Non dimenticate, neppure per un istante, il fine della vostra vocazione: strappare a Satana le anime con tutti i mezzi che la divina Misericordia ha messo a vostra disposizione.

Non dimenticate che l'universo tutto non vale quanto vale un'anima.

Figli miei, per strappare anime all'inferno bisogna molto pregare, molto soffrire, molto lottare contro le forze tenebrose del male con una lotta senza tregua e perseverante fino alla fine.

Strappare anime al male, portare queste anime ai Cuori di Gesù e di Maria Santissima; ecco la vostra ineguagliabile missione!

 

Nulla sono le cose...

Nulla sono le cose, nulla sono tutti i beni terreni. Servitevene solo per l'indispensabile. Non si attacchino i vostri cuori ai beni che, prima o poi, si dissolveranno nel nulla, ma aggrappatevi al Bene Supremo. L'amore vostro a Dio e l'amore vostro ai fratelli (testimoniando questo amore, predicando a tutti) questo è il vero fine della vita.

Confermate questo amore con il sigillo della piena, perseverante adesione alla Volontà divina, la quale (p. 107) vi farà santi e vi aprirà i tesori di Grazia e di grazie racchiuse nel Cuore Misericordioso di Gesù.

Io sono immersa nella luce e nell'amore di Dio.

Vano sarebbe tentare di dirvi la mia felicità.

Non ottanta anni di vita ma tutto il tempo, dalla sua creazione alla sua fine, sarebbe insufficiente per guadagnare tanta felicità!

Nessuna fatica, nessuna sofferenza, nessuna pena a voi richiesta sembri a voi inutile: sono assai preziose per le anime.

Nessuna cosa al mondo vi può strappare dall'amore di Cristo, purché a Lui vogliate essere uniti con Fede. La Speranza irradierà il vostro animo nella oscurità che si sta facendo sul mondo e sulla Chiesa.

 

Figlioli miei, coraggio!

Figlioli miei, coraggio! La vita terrena, vista da quassù è un lampo che guizza nello spazio e si spegne. Io vi assicuro la mia valida intercessione presso Colui e Colei che tutto possono.

Non lasciatevi fuorviare e tanto meno intimorire dal Maligno: combattetelo in tutti i modi, con tutti i mezzi. Siate fiduciosi, siate lievito, siate fermento (p. 108) di vita. Paurosa è la cecità degli uomini, dei cristiani; terrificante il pervertimento di molti sacerdoti e il numero delle anime che vanno all'Inferno con i segni indistruttibili della loro consacrazione a Dio.

Pregate e fate pregare, invitate alla penitenza, non curatevi di ciò che la stoltezza umana potrà suscitare contro di voi.

Don X., figlio mio, il nostro patto continua, iniziato nel tempo continua nell'eternità. (p. 109)